Introduzione alla Flipped Classroom
- Alessio Sebastiani
- 28 set 2017
- Tempo di lettura: 2 min
L’insegnamento capovolto (flipped teaching) si propone come un modello di sperimentazione della classe del futuro attraverso una rivoluzione della struttura stessa della lezione, ribaltando il sistema tradizionale che prevede un tempo di spiegazione in aula da parte del docente, una fase di studio individuale da parte dell’alunno a casa e successivamente un momento di verifica e interrogazione nuovamente in classe. L’insegnamento capovolto nasce dall’esigenza di rendere il tempo scuola più funzionale e produttivo per il processo d’insegnamento-apprendimento, investendo le ore di lezione nel risolvere i problemi più complessi, approfondire argomenti, collegare temi e analizzare i contenuti disciplinari, produrre elaborati magari in gruppo e in modalità peer to peer (tra pari) in un contesto di laboratorio assistito. Nella flipped lesson (“lezione capovolta”), il docente non è più un semplice “dispensatore di sapere”, ma assume un ruolo di guida e di tutor fornendo agli studenti la propria assistenza in aula per fare emergere osservazioni e considerazioni significative attraverso esercizi, ricerche e rielaborazioni learning by doing (“apprendimento mediante il fare”) condivise.

Perché abbiamo detto che in questo modello c’entra di certo la tecnologia? Perché lo strumento impiegato in questo tipo di didattica è soprattutto il “video” – nella forma di tutorial-video o di video-lezione – oltre ad altre risorse multimediali, sia realizzate dal docente stesso sia semplicemente da lui distribuite attraverso piattaforme di e-learning, eventualmente editoriali, ma non solo. La lezione diventa quindi un’attività in modalità blended, dunque presente anche fuori dalla classe e soprattutto sempre disponibile per lo studente che la può rivedere fino a quando non l’ha appresa. Qui di seguito vi mostriamo come sarà composta ed arredata la classe ” tipo ” del futuro.

Ora entreremo nello specifico, spiegando cosa è e cosa non è la flipped classroom.
Quando parliamo di Flipped Classroom stiamo parlando di una classe scolastica dove:
Si valorizza il tempo in cui gli studenti ed insegnanti sono a contatto.
Gli studenti si prendono la responsabilità del proprio apprendimento.
L’insegnante non è il più “ sapiente “ in cattedra ma una guida affianco dello studente.
La Flipped Classroom è un misto di istruzione diretta come mezzo finale l’apprendimento costruttivista.
I ragazzi assenti (attraverso appositi video) possono seguire la lezione anche da casa, non restando mai indietro.
Si impara a fare gruppo.
Tutti i contenuti di qualsiasi disciplina sono archiviati in modo permanente ( in un cloud )
È un luogo dove l’insegnamento può essere personalizzato.
Lo studente può “ viaggiare “ alla massima velocità, in quanto il docente non è più il collo di bottiglia delle informazioni.
È il luogo in cui i ragazzi che hanno appreso di più possono spiegare a ragazzi che hanno appreso meno, la lezione del giorno.
Ma cosa NON è la Flipped Classroom?
La Flipped Classroom non è :
Sinonimo di “ video online “.
Non è un modo per rimpiazzare l’insegnante con un video.
Non è un corso online.
Non è un’idea per sostituire i libri con dei video poiché anch’essi fanno parte del materiale che precede la lezione.
Non sono studenti che passano la lezione davanti un computer.
Non è una classe dove gli studenti lavorano da soli.
Ma cosa accade se mettiamo a confronto la classe tradizionale con la FlippedClassroom? Ve lo spieghiamo noi con un semplice schema!

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